Rio Saliceto
Per secoli Villa di Correggio, solo nel 1860 Rio Saliceto ottiene l’autonomia amministrativa. Inizialmente denominato Rio, dal nome del canale – oggi Tresinaro – che segue i confini con Carpi, diviene in seguito San Giorgio in Rio; nel 1864 si ufficializza la denominazione Rio Saliceto, per i salici palustri che crescono nella zona.
Il territorio fu parzialmente bonificato dai romani. A quest’epoca risalgono alcuni reperti archeologici rinvenuti nella zona: un sepolcro, del quale rimane un leone marmoreo conservato nel cortile del Palazzo dei Principi a Correggio; un mattone manubriato – dall’incavo sulla superficie che ne favoriva la maneggevolezza – rinvenuto in via Ca’ de’ Frati nel 1969 durante lo scavo di un pozzo ed attualmente conservato presso la Biblioteca Comunale; i resti di un litòstroto – un mosaico pavimentale – rinvenuti nella medesima zona nel 1912.
In un documento del re longobardo Desiderio risalente al 772 la zona, compresa entro gli attuali confini del paese, è descritta come costituita da “terra, ronchi e prati”, con pochi abitanti. Nel 907 parte del medesimo territorio figura come possedimento della Chiesa di Reggio, per passare poi a Bonifacio di Canossa, padre di Matilde, che la restituisce alla Chiesa. Nel 1093 compare per la prima volta il nome di Rio in una bolla dell’antipapa Gilberto. Fra il XII e il XIII secolo Rio risulta iscritto al Libro dei Fuochi del distretto di Reggio con 20 famiglie di agricoltori indipendenti e 7 di mezzadri. E’ assoggettato alla Signoria dei Da Correggio (Villa Caprì, località riese, ospitò la Zecca del Principato); nel 1635 il possedimento passa al Duca di Modena e Reggio Francesco I d’Este.
Nel 1859 un plebiscito sancisce l’autonomia amministrativa del Comune con effetto 1 gennaio 1860. Il 18 aprile 1881 nasce, sull’esempio fornito da Reggio Emilia e Novellara, la Società Operaia di Mutuo Soccorso, con l’obiettivo di prestare assistenza ai lavoratori in difficoltà, che nel 1913 si dota di una sede, edificata in Piazza Carducci a fianco delle scuole, mentre con il medesimo scopo Alfredo Ansaloni fonda la affine Società Fratellanza Militari in congedo nel 1899. Il 23 agosto 1901 si costituisce la prima Società Cooperativa – “L’Enologica” – che affianca alla vendita anche la produzione del vino locale, allo scopo di valorizzarne la tipicità e la commercializzazione.
La rapida crescita demografica ed economica degli ultimi decenni ha consentito a Rio Saliceto di migliorare i servizi comunali, sociali ed educativi con i quali collaborano attivamente gruppi ed associazioni sportive, culturali e di volontariato che contribuiscono a completare il quadro di una comunità vivace e laboriosa.