Lorenzo Favella, sceneggiatore
Cresciuto a Correggio, dove i genitori tuttora vivono, frequenta il liceo scientifico nella vicina Carpi poi l’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove si laurea in Lingue e letterature straniere.
Nel 1990 si trasferisce a Roma perché viene ammesso al Centro sperimentale di cinematografia, corso di sceneggiatura: suoi compagni, nel corso di regia, sono Gabriele Muccino, Ferdinando Vicentini Orgnani e Gianni Zanasi.
Dopo il diploma lavora ad alcune soap opera di successo, come la prima serie di Un posto al sole e di La squadra ed è, con Cristiana Farina, l’ideatore di Vivere; per il cinema firma le sceneggiature di Mare largo e La felicità è un sistema complesso; collabora anche a sceneggiati televisivi di grande successo, come Guerra e pace e La baronessa di Carini.
Nel dicembre 2014 debutta come scrittore con Il vento in faccia, storia di un giovane che dalla natia Correggio si trasferisce a Milano, fra il 1969 e il 1976, all’alba degli anni di piombo: una storia di fantasia calata però nella realtà storica, un romanzo pubblicato grazie a un autofinanziamento lanciato in Rete da alcuni amici dell’autore.
Da bambino a Correggio abitava nel condominio, detto “Bambasòun” (viale Saltini 1) dove viveva lo scrittore Pier Vittorio Tondelli – che cita il palazzo nel libro Camere separate – e dove per alcuni anni visse anche Luciano Ligabue – il quale a sua volta ne parla in Fuori e dentro il borgo. Nello stesso “Bambasòun” risiede il personaggio immaginario protagonista del romanzo Il vento in faccia, esordio letterario di Favella.