Chiesa di San Francesco
Alle spalle di via Filatoio ecco spuntare alta e imponente la torre campanaria della chiesa di San Francesco che accompagna lo sguardo fino all’abside e al fianco della chiesa impreziosito da un rigoglioso e profumato giardino che confina con le mura settecentesche che circondano il sacro tempio.
Realizzata alla fine del 400 fu tempio e sepolcreto della famiglia dei Da Correggio oltre che del sommo Maestro, Antonio Allegri, detto Il Correggio. Per tale chiesa egli dipinse due opere, la famosa pala d’altare raffigurante la “Madonna e San Francesco” (oggi a Dresda) e il “Riposo durante la fuga in Egitto” (oggi agli Uffizi).
La chiesa di San Francesco sorge a fianco dell’omonimo convento francescano ed oggi sede dello storico Liceo R.Corso. Sulla parete esterna del convento che confina con la chiesa è possibile osservarne il lapidario nel quale troneggia la lapide che commemora la sepoltura di Antonio Allegri.
Una radicata tradizione storica locale vuole che un primo convento francescano sorgesse a Correggio già nel 1322. Tuttavia, la mancanza di fonti documentarie coeve certe e la contraddittorietà di quelle letterarie (posteriori di alcuni secoli a tale data), inducono alla massima cautela.
E’ invece certo che i ritrovamenti archeologici effettuati dal 1987 rivelano la presenza di un edificio le cui caratteristiche riconducono all’attività edilizia francescana dell’ultimo quarto del XIV secolo.
Dal 1443, poi, le fonti notarili documentano lavori alla chiesa, al dormitorio e agli altri edifici del complesso monastico. Nel 1463 San Francesco viene definita prostrata in terram per sottolineare le sue precarie condizioni che indussero Manfredo II da Correggio e la moglie Agnese Pio, in concorso con la Comunità correggese, ad intraprendere i lavori di ricostruzione durati almeno fino al 1490.
Nel corso della prima metà del Cinquecento l’intero complesso conobbe ulteriori lavori di ampliamento, tra cui la costruzione di due chiostri e di nuovi dormitori.
Nella chiesa, ornata da due preziose opere del Correggio (Madonna di San Francesco, Riposo durante la fuga in Egitto) che qui vi su sepolto nel 1534, erano ospitate anche le sepolture dei membri della famiglia da Correggio.
Gli interventi edilizi e i lavori di abbellimento dell’intero complesso (chiesa e convento) continuarono per tutto il Seicento e il Settecento, nonostante gravi problemi economici, fino a che nel 1766 l’architetto correggese Francesco Cipriano Forti presentò un progetto per il completo rifacimento del convento.
Progetto parzialmente realizzato con la costruzione di tre ali nuove nel trentennio successivo e completato. Solo nel 1846 Francesco Forti, nipote di Francesco Cipriano, presentò un nuovo progetto per la sistemazione dell’ultima ala del Convento.
Nel 1926 nuovi interventi di restauro vennero eseguiti sotto la direzione di Enrico Bertolini, dando alla chiesa l’aspetto visibile fino ai recenti interventi.