Palazzo dei Principi

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Palazzo dei Principi

Correggio ha il suo principale monumento in Palazzo dei Principi sede della Biblioteca “Giulio Einaudi” e del Museo “Il Correggio” nonché di tutto l’Archivio Storico.

Il Palazzo costruito nel 1508 fu in un primo periodo unicamente il palazzo cerimoniale della famiglia in cui è evidente lo sfarzo impiegato per celebrarla. Un enorme portale, simile a molti altri del periodo nelle fattezze ma non nell’impiego dei materiali (non viene qui impiegata arenaria bensì pietra bianca d’Istria) costituisce l’accesso sul cortile interno. La decorazione del portale è a grottesche e all’interno della stessa sono ben leggibili le parole “Amicis et fidei” che costituiva il motto di Niccolò da Correggio, nipote di Borso d’Este, alla cui corte ferrarese era cresciuto ed educato nelle armi e nelle lettere.

Il palazzo oggi chiuso sui 4 lati era un tempo aperto su un enorme giardino (con una pianta dalla forma a “U”) che si estendeva fino alle mura e di cui oggi esiste un vago ricordo nei giardini pubblici.

E’ il più rappresentativo edificio rinascimentale della città, suggello architettonico dell’epoca d’oro della Signoria dei da Correggio. Il Palazzo (completato nel 1507) fu fatto costruire da Francesca di Brandeburgo, vedova del Conte Borso da Correggio, e alla sua morte divenne di fatto la Corte del Casato. L’edificio è espressione dell’influsso artistico ferrarese sulla corte di Correggio, proprio grazie agli stretti legami in atto con la Corte ferrarese si deve il coinvolgimento nella progettazione dell’edificio del grande architetto-urbanista Biagio Rossetti.
Il palazzo si trasformò in sede della corte correggesca dopo la morte di Francesca di Brandeburgo, vedova del conte Borso da Correggio, ed assunse il suo nome in quanto dimora del Principe Siro da Correggio.
Nel secolo XIX il palazzo perse ogni sua connotazione pubblica e venne lasciato in abbandono.

La facciata si presenta semplice e armoniosa, in cotto a vista con monofore e bifore centinate a rilievo e bella cornice sottotetto. Ha paraste angolari e cornice del primo piano marmoree. Al centro si apre un bellissimo portale, uno dei più significativi del rinascimento, con stipiti e architrave riccamente decorati a bassorilievo e un elegante balconcino soprastante. All’interno si apre il bel cortile d’onore, circondato da un alto porticato poggiante su colonne marmoree con stupendi capitelli. La parte posteriore del palazzo e del porticato ha subito importanti modifiche a partire dal sec. XVIII. Nel cortile sono poste due vere da pozzo: la prima (datata 1507) proveniente da Piazza Garibaldi, la seconda originaria del Palazzo. Sotto il porticato fa bella mostra di sé un maestoso leone funerario (con relativa targa iscritta): frammento superstite di un importante sepolcro romano (rinvenuto nelle campagne correggesi all’inizio del ‘600) che probabilmente risaliva al I secolo d.C. Stanze con tracce di affreschi si trovano anche al pian terreno, ma le sale più belle sono situate al piano nobile, cui si accede per uno scalone e una grande porta con stipiti e architrave in marmo. In particolare va segnalata una sala che presenta un soffitto a grandi cassettoni con fregio sottostante e un camino con bassorilievi del sec. XVI.

Il Palazzo, giunto all’inizio di questo secolo in grave stato di degrado, ha subito un primo restauro negli anni 1925-27; un secondo più complessivo intervento iniziato alla fine degli anni sessanta (e tuttora in corso) ne sta completando il recupero, finalizzato a farne la sede delle Istituzioni Culturali cittadine.

Visita il sito della Biblioteca di Correggio
biblioteche.provincia.re.it/Sezione.jsp?idSezione=32