Palazzo Municipale

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Palazzo Municipale

Percorrendo gli alti e nobili portici ottocenteschi che incorniciano il corso principale, c.so Mazzini, si incontra la casa dei Correggesi, il Municipio, collocato anch’esso all’interno di un edificio sacro: l’ex Convento dei Padri Scolopi il cui scalone “all’imperiale” costituisce il degno ingresso verso le sale della regia della città.

Particolare è la sua facciata curvilinea che insiste su c.so Mazzini.

Il Palazzo Municipale, così come si presenta oggi, è il risultato di numerose trasformazioni edilizie avutesi nel corso del tempo, e di successive aggregazioni di fabbricati eterogenei dovute alle continue esigenze di ampliamento prima di un complesso conventuale e scolastico, poi della sede della municipalità di Correggio.

Nell’attuale configurazione si riconoscono quattro fabbricati congiunti:

  1. L’ex chiesa di San Giuseppe
    Al piano terra (spazio ora occupato dallo Sportello Unico per le Attività Produttive) è ancora chiaramente visibile l’aula e le tre cappelle laterali, mentre al primo piano è stata ricavata la sala del Consiglio Comunale e sale di rappresentanza poste sopra i portici.
  2. L’ex Convento
    Il convento degli Scolopi si sviluppa da un caratteristico seminterrato con colonne e volte, per proseguire a piano terra (spazio ora occupato dall’Ufficio Relazioni con il Pubblico), a un piano nobile (uffici degli Amministratori Comunali) e a un secondo piano di altezza inferiore (Uffici Ragioneria, Economato e Tributi). Al corpo originario sono stati aggregati nel tempo più corpi: il porticato su Corso Mazzini, i più recenti collegamenti con la Sala del Consiglio, la scala e l’ascensore in ferro e vetro per il necessario superamento delle barriere architettoniche.
  3. L’ex cinema Politeama
    Il fabbricato è stato interessato da una più ampia trasformazione edilizia caratterizzata dalla quasi completa demolizione e ricostruzione del Cinema Politeama; l’intervento ha conservato solamente la facciata principale su Corso Mazzini e si articola attorno a due corti interne.
  4. L’ex pretura
    E’ il fabbricato più povero sia dal punto di vista dei materiali che dalla chiarezza della organizzazione architettonica: sembra un elemento estraneo per la notevole dimensione, costruita quasi a voler dare importanza ad un fabbricato comunque povero.
    Solo il piano ammezzato e il primo piano sono direttamente collegati al Palazzo Comunale, mentre il secondo piano presenta un notevole dislivello.

Ripercorrendo le fasi salienti dell’accorpamento dei quattro fabbricati notiamo che il Palazzo Comunale sorge lungo l’antica via Maestra, principale asse di collegamento tra il nucleo quattrocentesco della città , detto Borgonuovo e il primitivo Borgovecchio.

Attorno al 1502/1503 si insediò a Correggio la Confraternita di San Giuseppe Patriarca e venne eretta la prima chiesa dedicata al loro santo patrono e protettore.
Agli inizi del XVIII secolo la Confraternita si estinse e del fabbricato prese possesso la congregazione di Padri Scolopi, che vi aprirono le Scuole Pubbliche nel 1724, rimanendo nell’edificio fino al 1783, anno in cui si trasferirono nell’ex convento domenicano, oggi sede del Convitto Nazionale “R.Corso”. L’edificio fu completamente ristrutturato dall’architetto reggiano Ludovico Bolognini e riadattato a residenza Municipale.

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www.comune.correggio.re.it